Non si può agire contro le violenze coniugali se non si comprende il meccanismo di controllo e di gestione del potere che caratterizza queste relazioni.
Infatti, la violenza domestica è indissolubilmente legata al concetto di potere, e il fine ultimo di chi la agisce non è semplicemente quello di provocare sofferenza fisica o psicologica alla propria partner, ma, piuttosto, quello di sottometterla, piegarla, annichilirla.
Questi comportamenti strategici precedono l’innesco del cosiddetto ciclo della violenza.
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